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L’installazione di un condizionatore può sembrare una pratica operativa semplice e spesso sottovalutata, una mancanza di una diagnosi iniziale legata all’esigenza dettata dalla destinazione d’uso del nuovo apparato o la mancanza di una verifica per la determinazione della miglior soluzione tecnico-economica potrebbe non rispondere in modo esauriente alla richiesta del nostro cliente.

Nel caso di installazioni in appartamenti facenti parte di un condominio è buona norma attenersi ad alcune logiche che andrebbero rispettate per non incorrere in problemi futuri, alcuni di questi sono la presenza di vincoli da parte del Comune di pertinenza, divieti o norme per l’installazione di condizionatori su facciate dei Palazzi (all’interno di centri storici), lo studio del contenuto dei regolamenti condominiali per appurare l’esistenza di indicazioni inerenti agli impianti di condizionamento (installazione su balconi, facciate, terrazzi) e non per ultimo la consultazione con tecnici e installatori specializzati per valutare dimensioni, emissione di rumori, getti d’aria e la vibrazione dei vari modelli in commercio.

In fase preliminare è opportuno evidenziare tutti gli aspetti tecnici per la scelta della macchina corretta, del suo modello e le caratteristiche più idonee al suo campo di utilizzo.

L’utente sempre più esigente richiede il prodotto di qualità con il minimo della spesa, il cosi detto miglior rapporto qualità / prezzo, molte volte il nostro referente si basa sui prezzi esposti nei grandi magazzini e negozi di elettrodomestici dediti alla distribuzione di massa costringendoci al confronto con prodotti poco performanti ed economici.

Sensibilizzare l’utente sulla scelta del proprio condizionatore è il primo ostacolo da affrontare, marche e modelli presenti sul mercato fanno oscillare la forbice economica in maniera significativa, pubblicità e promozioni finiscono con il confondere il cliente piuttosto che aiutarlo nella preferenza.

Ed è in queste situazioni che il tecnico indirizza il Cliente nella definizione della corretta lavorazione da eseguire valutando differenti opzioni di realizzazione. La scelta del condizionatore deve necessariamente avvenire tra gli apparecchi considerati a norma ciò significa che il condizionatore deve essere provvisto del marchio IMQ (Istituto Italiano Marchio di Qualità), il marchio CE (dell’Unione Europea) e il marchio Eurovent (un marchio di garanzia, non obbligatorio, assegnato ai produttori che comunicano correttamente le specifiche del prodotto che commerciano).

Il cliente non sa che i centri assistenza dei maggiori marchi non riconoscono o fanno decadere la garanzia quando si presenta un difetto nell’installazione, di fatti la maggior parte delle segnalazioni di guasti riscontrati entro i primi mesi di funzionamento riguardano proprio il malfunzionamento dovuto alla perdita parziale o totale del gas del circuito causa cattiva installazione.

Durante il sopralluogo è opportuno definire la potenza che dovrà possedere la nuova apparecchiatura, sia per quanto riguarda il condizionamento che il riscaldamento, il suo assorbimento elettrico, la sua futura ubicazione sia dell’unità interna che del motore esterno.

Il primo dato importante è sicuramente lo sviluppo della volumetria della stanza da climatizzare, verificare le fonti di calore presenti al suo interno (pensiamo ad un soggiorno con cucina a vista, oppure ad un locale tecnico come un CED), la contemporaneità della presenza di persone (uffici), l’esposizione, le caratteristiche delle superfici che definiscono il perimetro (vetrate, finestre, etc), la sua classe energetica se possibile ed il suo grado di isolamento.

Esistono dei software rilasciati dai costruttori che aiutano a determinare la tipologia della macchina in virtù di tutti gli aspetti tecnici sopra riportati, sono delle linee guida che sulla base di una preparazione tecnica possono rappresentare un valido supporto per l’installatore per opzionare la macchina più performante.

A questo punto il calcolo va eseguito attraverso il BTU (British Thermal Unit), l’unità di misura usata per la potenza dei condizionatori con un calcolo approssimativo possiamo stabilire che 7000 BTU è la potenza necessaria per climatizzare ambienti fino a 20 / 25 mq, oltre queste superfici è opportuno orientarsi su taglie maggiori.

La posa delle tubazioni a servizio della macchina, lo scarico di condensa, gli allacciamenti idraulici ed elettrici e le prove di funzionamento devono essere eseguite da soggetti abilitati.

Ma chi sono gli operatori specializzati, coloro che possono montare un impianto di climatizzazione e rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto ?

I soggetti abilitati sono quelli che rispettano i seguenti requisiti, che siano innanzitutto in possesso della lettera C della 37/08 del 2007, che siano iscritti al Registro Telematico Nazionale degli operatori e/o imprese certificate (secondo il DPR n°43 del 27 gennaio 2012) e che siano in possesso della qualifica Fonti energia rinnovabili (FER).

Il nuovo regolamento è entrato in vigore per ridurre il rischio di emissione dei gas fluorurati (F-gas) ed introduce anche gli obblighi a cui devono sottostare tutti i rivenditori.

Nello specifico, chi vende un climatizzatore o qualsiasi altro dispositivo non ermeticamente sigillato che contiene F-gas, deve possedere un registro di vendita in cui annotare i dati relativi alla quantità e alla tipologia di F-gas venduti, vendere questi gas solo alle aziende che hanno la certificazione o l’attestazione idonea, commerciare i dispositivi precaricati con gas fluorurati (non ermeticamente sigillati) solo a chi dimostra che l’installazione verrà eseguita da un’impresa o da un operatore specializzato, anche se l’acquisto avviene ad opera di imprese che solitamente eseguono attività di manutenzione o installazione di dispositivi con F-gas, è obbligatorio che queste dimostrino di essere in possesso della certificazione specificata dal DPR 43/12.

Oltre alle norme per il montaggio, ci sono anche quelle per la manutenzione di un impianto di climatizzazione. Infatti, il regolamento prevede che ogni condizionatore (con potenza maggiore o uguale a 12 kW) deve avere una propria “carta d’identità”, che può essere rilasciata solo da manutentori o installatori autorizzati ad operare sugli impianti. Questi, inoltre, hanno l’obbligo di trasmettere il rapporto di efficienza energetica all’ente locale e periodicamente su ogni impianto devono essere eseguite delle manutenzioni ad opera del personale qualificato in funzione del contenuto di gas all’interno delle macchine (Calcolo del GWP).

Inoltre, è obbligatorio rispettare le regole per il rifornimento con gas al momento della riparazione, e quelle per lo smaltimento dei gas residui. La frequenza dei controlli di perdita rimangono basati sulla stessa frequenza prevista dalla Regolamentazione (EC) 842/2006.

Il Regolamento (EC) No 517/2014 sui gas fluorurati ad effetto serra mira a ridurre le emissioni di questi gas  attraverso  una pluralità di misure: norme relative al contenimento, all’uso, al recupero, distruzione dei gas fluorurati ad effetto serra, condizioni riguardanti la collocazione sul mercato di certi tipi di prodotti o di  dispositivi che contengono o si basano sui gas fluorurati ad effettoserra (divieti), usi specifici di questi gas (divieto di manutenzione con alcuni gas), limiti quantitativi di collocazione sul mercato degli HFC (eliminazione).

La manutenzione ordinaria che l’utente può eseguire in maniera autonoma si riassume nella pulizia stagionale del filtro dell’unita interna mediante getto d’acqua o immersione in prodotti specifici (previa consultazione con il tecnico professionista).

L’esperienza dell’installatore:

Sicuramente le problematiche maggiori nell’esecuzione di questa tipologia impiantistica è la definizione della soluzione tecnico economica più vantaggiosa per il nostro Cliente consigliandolo nella scelta più idonea all’utilizzo del condizionatore. L’altro ostacolo è rappresentato dalla possibile esistenza di vincoli che mirino a preservare il decoro di facciate di edifici e quindi l’impedimento dell’installazione di macchine esterne e conseguentemente la valutazione di soluzione alternative (macchine ad acqua, o senza motori esterni).

Particolare attenzione va rivolta al calcolo delle potenza della macchina e della sua resa sia in riscaldamento che in raffreddamento indicate nelle schede tecniche.